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14 dicembre 2001: DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE

L'APPELLO DI GIOVANNI PAOLO II

L'APPELLO DEL SUPERIORE GENERALE DEI PASSIONISTI

NOTA DELL'UFFICIO CELEBRAZIONI LITURGICHE DEL VATICANO

NOTA DELL'AGENZIA SIR

MESSAGGIO PER LA PACE (SIR)

"QUASI UNA SVEGLIA PER UNA CHIESA UN PO' STANCA"

IL SIGNIFICATO DEL DIGIUNO

IL SIGNIFICATO DEL DIGIUNO (Federica Lamberti Zanardi, giornalista)

La data del 14 dicembre non è casuale, ma coincide con l'ultimo giorno di Ramadan, il mese di purificazione dell'Islam, in cui a tutti i credenti è imposto dall'alba al tramonto di astenersi dal cibo, ma anche dal fumo, dal sesso, dai profumi. "Il digiuno voluto dal Papa ha, infatti, anche un significato di solidarietà interreligioso", spiega il teologo don Bruno Forte. "Vuol dire che questa non è una guerra di religioni, perché nessun Dio chiede una guerra. Ma è un conflitto di fanatismi. Astenersi oggi dal cibo è un modo, quindi, per essere solidali con il popolo afgano, e con tutto il mondo islamico".
"Per una tradizione cattolica il digiuno è soprattutto il segno dell'attesa", continua Forte. "Simbolicamente il senso di vuoto che la mancanza di cibo produce ci rende disponibili a ricevere il Signore. E' un modo per dire io aspetto, cioè spero. Spero che la pace sia ancora possibile, che Dio non ci abbia abbandonati. Poi c'è anche un terzo significato, quello della privazione: io rinuncio al cibo come penitenza per manifestare la mia solidarietà  verso chi sta soffrendo".
Speranza, penitenza, solidarietà interreligiosa. Questi i tre significati del digiuno chiesto dal Papa in un giorno, il venerdì, che fa anche pensare alla Madonna di Medjigorie. Sembra, infatti, che durante l'apparizione del 1 agosto 1984, Maria abbia detto ai veggenti: "Vorrei che tutti digiunassero il mercoledì e il venerdì. 
Sta di fatto che la pratica del digiuno è presente in tutte le religioni, e in ognuna assume caratteristiche e significati diversi.
Per il Buddhismo è una forma di disciplina interiore. Liberando il corpo dagli opposti (in questo caso fame sete) si libera la mente.
Nella religione ebraica ha una forte dimensione espiatoria, il digiuno riscatta dai peccati e ristabilisce il sacro ordine cosmico. Lo Yom Kippur, ad esempio, è il giorno del digiuno collettivo ed è prescritto per 24 ore dalla sera del 10 Tishri (il mese di ottobre).
Ma il digiuno ha anche un significato molto lontano da quello religioso: la protesta. Astenersi dal cibo è stata, dal Mahatma Gandhi in poi, una forma di contestazione pacifica ma efficace, usata per far valere i propri diritti. Basti pensare agli scioperi della fame di Marco Pannella o Emma Bonino. L'ultimo in ordine cronologico è quello degli studenti del Liceo Tasso di Roma che hanno digiunato per oltre una settimana per ottenere un incontro con il ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti. .......

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