NOTIZIARIO DEL MOVIMENTO LAICALE PASSIONISTA  -  Gennaio 2001

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Nel MLP bisogna volere e saper "puntare" sulla famiglia
La chiesa annualmente, nella prima domenica dopo la Natività di Gesù, festeggia la Sacra Famiglia, allo scopo di indicare a tutte le famiglie cristiane la vita esemplare di Gesù e di Maria, sposi santi e onorati che ebbero il privilegio di accogliere il Salvatore del mondo. Inoltre, nelle varie celebrazioni giubilare, il 14 ottobre scorso si è svolto anche il Giubileo degli Sposi e delle Famiglie.
A distanza di tre mesi chi ha seguito l'avvenimento per televisione e ancor più chi l'ha vissuto come diretto partecipante non può dimenticare le vive emozioni di quel giorno meraviglioso in cui intere famiglie, provenienti da tutto il mondo, hanno manifestato , in piazza san Pietro , anche in modo folcloristico, nonostante la pioggia, la gioia del loro amore cristiano e il ringraziamento per i vari specifici documenti pontifici che si sono susseguiti particolarmente dal Concilio Vaticano II.
L'importanza della famiglia
Ma perché tanta attenzione della Chiesa per la famiglia? Perché essa è lo specchio nel quale in modo convergente si riflettono tutte le trasformazioni e tutti i cambiamenti che sono avvenuti e continuano a verificarsi in un Paese. La famiglia, cellula della Chiesa e della Società, svolge un ruolo così importante, che là dove viene a mancare per separazione, divorzio o morte di un coniuge, difficilmente si trovano altre forme sostitutive.
La famiglia è "il focolare domestico particolarmente adatto ad educare alle virtù e la catechesi familiare precede, accompagna e arricchisce le altre forme di insegnamento della fede" (il Nuovo Catechismo della chiesa cattolica).
La famiglia, luogo di evangelizzazione
In questi ultimi anni si è detto e scritto tanto dell'urgenza di rievangelizzare mediante la testimonianza della carità...
Ma esiste qualche altro istituto o luogo in cui meglio della famiglia si testimoni la carità? Una carità spontanea, feriale, nascosta. concreta, pratica, costante? Basti pensare all'abnegazione continua di una mamma, al sacrificio quotidiano di un padre, alla cordiale condivisione tra i figli, a tante famiglie che per anni interi accolgono con immutata premura e commovente affetto persone anziane o portatrici di handicap.
Ecco perché nella Familiaris Consortio (FC), il Papa con grande lungimiranza arriva ad affermare che "la futura evangelizzazione dipende in gran parte dalla chiesa domestica " (n. 51).
La famiglia luogo di educazione alla politica
Tutti, oggi specialmente, desiderano che la politica, luogo importante in cui si prendono le decisioni più scottanti per il bene presente e futuro della società, abbia finalmente un volto "pulito". Per troppo tempo la politica è stata gratuitamente fraintesa come luogo di ambizione e di potere in cui pochi soliti furbi e arroganti si spartivano il bene comune e creavano l'immobilismo e la penalizzazione di tanti uomini onesti, costretti a lungo ad accettare stili e logiche, che accettabili non sono stati mai.
Ma se si vuole ridare il vero volto di "servizio" alla politica, non bisogna forse iniziare dalla famiglia, la prima e fondamentale scuola di socialità? Non è forse nella famiglia (ci ricorda la F.C. al n. 37) che i membri che la compongono incontrano quell'intimità necessaria, che è diversa dalla solitudine e diversa dalla collettività generica, per cui responsabilmente essi possono formarsi sia civilmente, sia coltivando il rispetto dell'altro e la corretta condivisione dei beni?
" I coniugi... contribuiscono al aspetto del bene comune della società mediante l'educazione dei figli, ai quali offrono il proprio esempio con un amore che si estende anche al di là dell'ambiente familiare, verso i poveri, gli oppressi, i deboli, ecc. (ESM 112).
E il Catechismo della Chiesa cattolica afferma: "Il focolare domestico è particolarmente adatto ad educare al rispetto del bene comune e della vita sociale (2223). La famiglia è lo snodo fondamentale di relazioni interpersonali, luogo primario di umanizzazione delle persone e della società (ChL, 40), contesto fecondo di proposte e di sperimentazione di valori, coagulo naturale di domande, ansie e speranze (F.C., 4) esperienza viva di solidarietà.
La famiglia luogo di educazione alla pace
I persistenti conflitti tra popoli, nazioni, etnie, rivelano gravi carenze morali: menzogna, ingiustizia, oppressione, odio. Tutti ci auguriamo una pace duratura. Ma la pace non si inventa, ma si costruisce su valori importanti, quali la verità, la giustizia, la libertà, la carità.
E dov'è che si apprendono tali valori basilari? Dove si trasmettono se non, in modo così naturale, nella famiglia?
La famiglia, infatti, è il luogo privilegiato di socializzazione è la cellula base della società nella famiglia, fondata su rapporti di comunione, e rispetto, di responsabilità i di apertura agli atri che ci si educa essenzialmente alla pace.
Non esiste un istituto meglio della famiglia, dove il rapporto reciproco tra genitori e figli non è basato su una superficiale simpatia, ma su una costante sinfonia di progetti è di intenti. Se c'è nella storia dell'umanità, uno spazio dove di per sé si sperimenta l'amore, un'esperienza che è dono di amore, una comunità le cui relazioni sono dall'amore, questa è la Famiglia.
La famiglia, luogo di culto e di fede
Oggi si parla tanto di inculturazione della Fede, ma se la vera fede non è quella anagrafica, bensì quella che viene professata, vissuta, celebrata e pregata, non è nella famiglia che i genitori diventano i primi annunciatori del Vangelo?
Non è nella famiglia che ci si impara a pregare, ad amare, a perdonare, a gioire, a soffrire, a fare esperienza spirituale di festa e di dolore, di nascita e di morte? E chi darà un senso spirituale a questi avvenimenti se non i genitori timorati di Dio?
Al n. 52 della FC il Papa scrive: è dalle famiglie cristiane che la Chiesa si attende "una nuova forza per trasmettere la fede, per santificare e trasformare l'attuale società secondo il disegno di Dio".
Un invito accorato agli aderenti dei MLP
Se l'importanza della famiglia è tanta e tale, allora ci si augura che il MLP sappia finalmente puntare sulla famiglia, dove, i singoli componenti, tutti aderenti alla nostra associazione, possano ritrovare nella famiglia la condivisa disponibilità a scambiarsi riflessioni salutari su quanto appreso in precedenti riunioni associative, dove si abbia la comune accoglienza di concretizzare, tutti insieme e con un identico stile, la spiritualità laicale sta, nella convinzione che le famiglie, con un vissuto contornato di amore senza limiti, di aria di rispetto, di aria di servizio e di obbedienza, di aria di grande armonia e di verità, di accoglienza e di perdono, di aria di crescere in età, grazia e santità... diventano, sicuramente, coinvolgenti e testimoni di vita cristiana per le famiglie vicine.
Chi vi scrive, amici aderenti al MLP, non vuol negare, qui, la singolare testimonianza e la maggiore disponibilità al servizio del MLP di singole persone, che vivono esemplarmente e sanno edificare e contagiare di buoni propositi chi ha la gioia di conoscerle e di ammirarle, (e ne conosciamo tante!), ma in questo invito si intende solo sottolineare il fatto che un aderente al MLP, quando ritorna in una famiglia, in cui la maggior parte non condivide il suo cammino spirituale, trova difficoltà a dare una certa continuazione e incarnazione alle sue idee e la stessa maturazione di spunti di riflessioni ricevute in varie riunioni associative, rimane spesso monca!
Per favore, diamoci da fare, operiamo perché la spiritualitá passionista abbia un concreto seguito al di là dell'ambiente associativo. Facciamo in modo che il MLP non entri solo, come finora tanto acclamato, nella... famiglia dei Passionisti, ma entri anche e innanzitutto nelle nostre famiglie perché la passione per Cristo e per gli uomini si faccia coralmente Vita e diventi Storia.
La famiglia sia, per tutti noi, il santuario del MLP.

Antonio Romano