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L'Eco di San Giuseppe  Mensile religioso e di cultura - Maggio 2001- SOMMARIO 

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VITA DELLA PARROCCHIA di P. Antonio Rungi

Festa di San Giuseppe 
Festa grande nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano dei padri Passionisti di Mondragone in occasione del primo maggio, ricorrenza annuale della festa patronale.
Una partecipazione di fedeli alle cerimonie religiosi e civili senza precedenti, favorita da due splendide giornate primaverili. Grandi numeri sia per i riti religiosi e socio-ricreativi. Una festa che cresce di anno in anno e che in oltre 15 anni dalla sua istituzione si è conquistato un posto importante tra le feste patronali non solo nella città di Mondragone, ma in tutta la diocesi, con una formula che si è stabilizzata sull’essenzialità, sulla semplicità, sulla ospitalità ed accoglienza e, soprattutto, a costi bassi. L’apposita commissione, di diretta derivazione del Consiglio pastorale parrocchiale, composta per lo più da padri di famiglia, lavora in modo serio e responsabile per offrire alla comunità della zona mare di Mondragone valide occasioni di incontro, preghiera e socializzazione.
La festa del primo maggio è stata preceduta da un triduo di predicazione, tenuto da padre Sebastiano Cerrone ed animato dalla schola cantorum parrocchiale, concluso da padre Amedeo De Francesco, superiore-parroco. La giornata di festa del primo maggio è iniziata con la messa dell’alba, officiata da padre Sebastiano Cerrone, con la benedizione e la distribuzione dei "panetti di San Giuseppe", quale segno di solidarietà verso i bisognosi; ad essa ha fatto seguito quella delle ore 9,30, officiata da padre Amedeo De Francesco. Momento significativo è stato la messa di mezzogiorno, presieduta dal vescovo diocesano, monsignor Antonio Napoletano e concelebrata da padre Antonio Rungi, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi, da padre Carmine Satriano. Durante la Messa il Vescovo ha conferito il sacramento della Cresima a diversi giovani della parrocchia. L’omelia di monsignor Napoletano è stata incentrata sulla esemplarità della vita di San Giuseppe, quale modello di vita laboriosa, onesta, silenziosa ed operosa, ma anche sul sacramento della Confermazione. 
La liturgia è stata animata dalla schola cantorum parrocchiale, con canti di particolare sensibilità religiosa. Nel pomeriggio, alle ore 17.00 circa è iniziata la processione del gruppo ligneo di San Giuseppe e Bambino, per le principali vie della parrocchiale, La statua era portata a spalla da un gruppo di giovani collaboratori, accompagnata dalla banda musicale di Mondragone e da un buon gruppo di fedeli, piccoli e grandi. Anche questa una manifestazione di fede molto sentita. Al rientro della processione è stata celebrata la messa solenne con panegirico.
Cerimonia presieduta dal superiore provinciale dei padri passionisti di Napoli, padre Stanislao Renzi. Il celebrante nell’omelia ha evidenziato l’importanza della figura di San Giuseppe nella storia della salvezza, richiamando all’attenzione dei numerosi fedeli, partecipanti al rito eucaristico, l’esemplarità di San Giuseppe in vari ambiti, da quello prettamente familiare a quello socio-relazionale.
La festa poi si è spostata nel grande ed accogliente giardino dell’Istituto dei Passionisti, dove era stata allestito tutto ciò che era necessario per una buon svolgimento della sagra e dello spettacolo canoro. Il successo è stato senza precedenti con oltre 5.000 persone presenti allo spettacolo, durante il quale si è esibito Mimmo Dany. Nel corso della serata sono stati estratti, davanti al pubblico, da una bambina di pochi anni, i nove premi della "Lotteria di San Giuseppe".
Apprezzata anche la IX edizione della sagra delle favore e pecorino e salsiccia. Sagra che aspira legittimamente ad essere incluse tra gli appuntamenti "culinari" della Regione Campania. Il coinvolgimento è stato totale da parte della gente. 
Tutti si sono divertiti, con allegria, con rispetto, senza alcun incidente, in un clima davvero familiare, anche per la presenza di interi nuclei familiari. Anche nella serata del 30 aprile, con minor partecipazione di gente, è stato ugualmente assicurata una serata di sano divertimento e di buona cucina.
La festa si è conclusa alle ore 24.00 di un primo maggio davvero eccezionale, con l’ultima canzone del cantante di Mimmo Dani e senza fuochi artificiali, come è prassi da alcuni anni in questa festa, che ha un suo fascino, discreto, ma di ampia portata sociale e culturale per lo stile, tipicamente "passionista" che ha ingenerato fin dalla sua nascita.

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