21 giugno 2003, Napoli. Solennità del Corpus Domini. Appello del teologo Rungi: "Dona un chilo di pane ai poveri della tua città"

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Documenti Curia DOL

 


Congregazione della Passione di Gesù Cristo

PROVINCIA "B.M.V. ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141 –Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare 338/6474243

"Dona un chilo di pane ai poveri della tua città", è l’appello che il teologo moralista della Campania, superiore provinciale dei passionisti di Napoli, rivolge a tutte le persone sensibili in occasione dell’annuale solennità del Corpus Domini, che si celebra domenica 22 giugno 2002.
"L’Eucaristia il sacramento del Corpo e Sangue di Gesù Cristo, ma è anche convito, banchetto, celebrazione della solidarietà, dell’amore e della condivisione. In una solennità come il Corpus Domini non possono passare sotto silenzio o disattese le tante necessità materiali che emergono dalle nostre città, in considerazione dei tanti poveri, extracomunitari, persone in difficoltà che non hanno neppure l’essenziale per la loro sopravvivenza quotidiana. 
Donare il corrispettivo di un chilo di pace, per coloro che hanno le possibilità economiche o comunque sono generose sempre è un atto di rispetto verso la povertà della gente. Certo –afferma padre Rungi- non si risolve con un gesto del genere il problema della fame e della miseria nelle nostre città o nel mondo; ma ogni occasione è buona per richiamare all’attenzione, soprattutto delle persone credenti, su temi e problematiche così delicati, che richiedono impegno concreto. Bisogna educare alla solidarietà quanti sono assidui alla celebrazione eucaristica quotidiana e domenicale. 
Spesso non avviene nella nostra vita di credenti. Pensiamo ad assicurarci il necessario ed il superfluo, pur sapendo che ci sono persone che muoiono letteralmente di fame nelle nostre città. Non dobbiamo andare molto lontano per accorgerci di tutto questo. Basta girarsi intorno ed accorgerci quanto vero sia questo discorso soprattutto oggi e non solo nelle metropoli, ma anche nei piccoli centri. 
Un chilo di pane quotidiano potrebbe essere un progetto di aiuti umanitari che singole persone, comunità parrocchiali, uomini di buona volontà posso portare avanti con l’intento preciso di aiutare coloro che non hanno materialmente il cibo. Non bastano le sole mense della Caritas o dell’associazionismo cattolico o laico per assicurare ai tanti poveri un pezzo di pane al giorno. 
E’ necessario, invece, operare nell’orizzonte che anche in Italia, in certe situazioni, siamo agli stessi livelli del Terzo Mondo, dove miseria, fame e degrado morale camminano di pari passo. Un impegno del genere – conclude padre Rungi- che coinvolgesse migliaia di persone ogni giorno aiuterebbe a sfamare migliaia di italiani ed extracomunitari che non possono permettersi neppure un pezzo di pane quotidiano. 
L’eucaristia è condivisione dei beni interiori e spirituali, ma anche sensibilità verso i bisogni dei più poveri e deboli della nostra società". Quindi "ognuno si dia da fare e ne faccia di questa idea un proprio progetto di solidarietà a lungo termine".

Napoli, 21 giugno 2003, Ore 10,00

L’addetto stampa della Curia provinciale

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