11 marzo 2003, Napoli. "Silenzio, scoppia la pace"
Appello del teologo moralista campano, padre Antonio Rungi

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Documenti Curia DOL


Congregazione della Passione di Gesù Cristo

PROVINCIA "B.M.V. ADDOLORATA"
P. Antonio Rungi, Superiore Provinciale
Via S. Maria ai Monti, 330 – 80141 –Napoli
Tel. e Fax 081/7513707 – Cellulare 338/6474243

"Silenzio, scoppia la pace", è lo slogan che il teologo moralista campano, padre Antonio Rungi, superiore provinciale dei passionisti di Napoli, ha proposto all’attenzione ed alla riflessione di religiosi, credenti e laici.

"La pace – scrive padre Rungi - nasce dal silenzio interiore che favorisce il rapporto con Dio, con gli uomini e con il creato. Solo chi fa spazio all’interiorità, al di là del credo religioso o della sua posizione ideologica, può aiutare il processo di pace e costruire ponti di pace sempre più ampi".

Da qui, l’appello che padre Rungi rivolge a tutti gli operatori della comunicazione sociale: "Abbassate i toni sul discorso della possibile guerra, non date spazio all’informazione eccessiva su tale notizia, visto che da mesi si sta quotidianamente affrontando una simile questione internazionale. 
C’è il rischio di spettacolarizzare la guerra, prima che avvenga, mentre dovrebbe essere esaltato tutto ciò che è espressione di pace nel mondo; come pure – prosegue padre Rungi - si potrebbe diventare indirettamente ed involontariamente dei guerrafondai utilizzando impropriamente le notizie che riguardano la possibile guerra in Iraq. Dovunque c’è nel mondo un’evidente preoccupazione. 
I mezzi di informazione più che allarmare, più che presentare ripetutamente immagini di guerra, di mezzi bellici e quanto altro è utile a fare effetto sull’opinione pubblica, mettano quotidianamente in risalto tutto ciò che è sola espressione di pace".

E conclude il teologo Rungi: "Riducete al minimo l’informazione sulla guerra e data più spazio a tutto ciò che è il progetto di pace, che tutti gli uomini della Terra nutrono profondamente nel proprio cuore".

Ed un invito: "Silenzio strategico dei media per non favorire l’autoesaltazione della guerra".

Napoli 11/03/2003

L’Addetto stampa della Curia

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