Informazioni sulla Chiesa di S. Maria degli Angeli

Il Convento dei Passionisti, ubicato in contrada Collacchio, fu fatto costruire dal Cardinale Cesare Baronio nel 1601, ed il Convento fu edificato con il contributo del Comune e della popolazione; inizialmente sede dei Cappuccini, è cenobio dei Passionisti dal 6 marzo 1842. 

La chiesa annessa (intitolata a Santa Maria degli Angeli) è stata poi rinnovata e riconsacrata nel 1917 dal Vescovo Monsignor Antonio Maria Iannotta; ce lo ricorda una lapide, che però riporta l’anno di fondazione sbagliato, 1610, ma in realtà è 1601, le ultime due cifre sono state verosimilmente invertite dal compilatore. La chiesa è ad una sola navata e presenta una cappella consacrata a San Gabriele dell’Addolorata, che in questa chiesa è festeggiato il 27 febbraio, data spostata ad una delle domeniche successive.
Interessante, nell’edificio sacro, è il quadro sull’Altare Maggiore, opera di Francesco Vanni, famoso pittore ed incisore italiano, nato a Siena nel 1563-1565 e morto nel 1610, che lavorò anche a Roma; la tela, caratterizzata dalla delicatezza degli effetti luministici, risale al 1604 e fu donata dal Cardinale Cesare Baronio ai Cappuccini; il quadro è intitolato "Santa Maria degli Angeli" (o Madonna della Vallicella con i Santi Francesco e Restituta); Santa Maria degli Angeli regge il Bambino ed è circondata dagli Araldi divini.
In basso a sinistra, San Francesco d’Assisi, con l’abito dei Cappuccini, per i quali il quadro veniva dipinto ed a destra Santa Restituta; veramente il Vanni, nel settore di quest’ultima, dipinse il Baronio; ma lui, riservato e molto modesto, volle che il suo ritratto fosse cancellato, ed allora il Vanni sostituì l’immagine del Principe della Chiesa con quella della santa; con un po’ d’attenzione si può ancora vedere il volto del Cardinale, alla sinistra della Taumaturga; sullo sfondo, tra i due Santi, si vede Sora ripresa con le sue mura e le sue torri; questo particolare dà al quadro un notevole valore storico e documentario, presentandoci la nostra città agli inizi del XVII secolo, con le sue opere difensive successivamente sottoposte ad una sistematica distruzione.

dal sito web del Comune di Sora --->

www.passionisti.org
un sito web della Famiglia Passionista