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Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it
 Pagina personale

“Santa Maria ai Monti. Per un pino secco da tagliare 
attese di anni.
“Rischio per l’incolumità dei cittadini. ”
.
Di padre Antonio Rungi


Comunicato stampa
Venerdì
2 marzo 2007, ore
15,00



Fu un fulmine due anni fa a seccare uno dei pini che abbelliscono la pineta dei Passionisti di Santa Maria ai Monti, che si trova nella prima curva della strada che sale alla collina. Il rischio di crollo è effettivo e la pericolosità di tale pianta per l’incolumità dei cittadini è stata segnalata dai Passionisti ai vari responsabile, dalla Forestale agli addetti comunali per i giardini. La pianta ormai secca e irrecuperabile secondo le norme vigenti per essere tagliata necessita delle relative autorizzazioni. I Passionisti attendono una risposta in tal senso da mesi e finora non hanno avuto alcun riscontro alle segnalazioni fatte e alle richieste di autorizzazione inoltrate, anche attraverso i propri legali. “Siamo profondamente amareggiati –afferma padre Antonio Rungi, superiore provinciale dei passionisti di Napoli- che nessuno viene incontro alle nostre ripetute richieste di messa in sicurezza della collina di Santa Maria ai Monti non solo da un punto di vista ecologico e ambientale, ma anche della transitabilità della strada. Non vorremmo essere chiamati in causa qualora dovesse succedere qualcosa a pedoni o automobilisti se dovesse cadere il pino secco sulla strada causando qualche danno. Da tempo abbia attivato la protezione civile ed i vigili del fuoco, ma ognuno rimanda ad altri le responsabilità in questo caso. Noi chiediamo un urgente intervento da parte di chi è l’autorità competente –precisa padre Rungi- per sapere cosa fare e come procedere. Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi il pino è più instabile che mai e rami secchi cadono continuamente, per ora solo all’interno della recinzione effettuata con il denaro dei religiosi ed ove la gente sversa anche immondizia ed altro. Dovessero cadere sulla strada e colpire qualcuno si potrebbe sfiorare la tragedia. Basta dire che nei pressi del pino secco sostano anche per ore e serate intere macchine di coppiette. A ciò si aggiunga la ristrettezza della carreggiata della strada, oltre ai depositi di materiale pericolo e gli insetti vari ed il quadro del dissesto ambientale è completato. Intanto –conclude padre Rungi- noi sollecitiamo attraverso gli organi di stampa, gli unici a poter muovere qualcosa, chi deve risolvere il problema degli alberi secchi e pericolosi che si possono abbattere su ignari cittadini che transitano su Santa Maria ai Monti”.



Napoli,
2 marzo 2007

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti

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