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Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it
 Pagina personale



Roma. Due giorni di studio e riflessione dei Passionisti italiani.
Di padre Antonio Rungi


Comunicato stampa
Mercoledì
27  dicembre 2006, ore 21
,30


Due giorni di intenso lavoro, 28-30 dicembre, che vedranno i passionisti italiani riuniti in assemblea straordinaria presso la Casa generalizia dei Santi Giovanni e Paolo in Roma, per elaborare un progetto unitario circa la ristrutturazione della Congregazione della Passione in Italia. 
Dopo il recente Capitolo generale, i Passionisti hanno deciso di dare un maggior impulso, a livello organizzativo e normativo, circa la concreta possibilità di collaborazione e della nascita di eventuali nuove entità giuridiche per meglio rispondere alle esigenze della Chiesa e della società nel mondo d’oggi e soprattutto per ridare slancio alla vita comunitaria, spirituale ed apostolica in tutte le case religiose e i luoghi della loro presenza. In Italia sono circa 500 i passionisti che, distribuiti in sei province religiose, vivono in circa 70 case, dal Nord alla Sicilia. Diversi i passionisti italiani che lavorano nei Vicariato o nelle missioni passioniste all’estero, per un totale di circa 600 religiosi su 2200 circa passionisti di tutto il mondo. 
Presenti in 57 nazioni e organizzati in 25 province, 5 vice-province, 14 Vicariati, 1 regione missionaria, oggi avvertono la necessità di rivedere il loro sistema di vita e di attività. Un’esigenza che avvertono in modo speciale i passionisti italiani con l’attuale organizzazione territoriale, molto frammentata, anche se significativa ed incisiva a livello locale, per la storica distribuzione in più province. Difficile, al momento, portare avanti progetti unitari circa la formazione, la missione, l’organizzazione delle comunità, il settore dell’animazione vocazionale e dell’assistenza ai gruppi e movimenti ecclesiali, la gestione e la conduzione di parrocchie e l’ambito della spiritualità e cultura passionista.
Nei due giorni di lavoro i circa 50 religiosi (Curie provinciali, delegati delle sei province al Capitolo generale e giovani religiosi) che partecipano all’assemblea straordinaria della Conferenza Interprovinciale dei Passionisti Italiani (Cipi) elaboreranno un progetto comune, valido per tutti, sul quale saranno chiamate a pronunciarsi le sei province italiane nei rispettivi capitoli provinciali, che si terranno dal mese di febbraio al mese di maggio 2006, presieduti dal Superiore generale, padre Ottaviano D’Egidio. 
Dovrà essere indicato e proposto un coordinatore nazionale che interagisca con la Curia generalizia e porti avanti un progetto di ristrutturazione, il cui primo momento di verifica sarà il Sinodo generale dei Passionisti di tutto il Mondo, fissato per il 2008. 
Le aree o priorità sulle quali saranno chiamati a ristrutturarsi i passionisti d’Italia e del mondo sono dieci e riguardano: la formazione; la scelta preferenziale per i giovani; l’impegno per la giustizia, la pace e l’integrità del creato; la comunicazione; il dialogo con il mondo della cultura, delle arti e delle scienze; la collaborazione con i laici; l’ecumenismo e il dialogo interreligioso; la solidarietà nel personale e nell’economia; la collaborazione internazionale per la comunità di vita e di apostolato; la revisione delle strutture di governo, di dialogo e delle Entità giuridiche.
Cosa sarà deciso, molto dipenderà dalla volontà dei giovani passionisti italiani, ritenuti i maggior artefici di una possibile ristrutturazione della Congregazione che dia molta importanza al carisma, alla presenza e alla missione dei Passionisti oggi in Italia, con una pluralità di case ed attività e con una crisi vocazionale molto evidente soprattutto in alcune zone della nazione. Il calo delle vocazioni ed il numero di religiosi avanti negli anni e nelle condizioni di salute precaria richiedono alla luce di tali situazioni nuove il coraggio della riorganizzazione per essere più credibili ed incisivi come persone consacrate al servizio del Regno di Dio, avendo come fondamentale carisma di fondazione la “Memoria Passionis”, secondo San Paolo della Croce. 



Napoli,
27 dicembre 2006

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti

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